Quando si fa riferimento a videogiochi open world, si parla di mondi che possono essere esplorati dal giocatore. Per essere più chiari, esiste una mappa più o meno ampia e chi gioca potrà tranquillamente esplorare il territorio attraversandolo e scoprendo di volta in volta nuove zone. Spesso, per poter accedere a nuove parti della mappatura occorre raggiungere diversi obiettivi di gioco o, in alcuni casi, sconfiggere nemici. Con videogiochi del genere, comunque, il giocatore è “libero” di andare in giro in quel determinato mondo e, appunto, girarlo quando e come vuole. È proprio questa la tipologia di videogiochi che attira tantissimo numerosi gamer, ma il fatto di poter esplorare le terre non è l’unico motivo capace di spiegare come mai tali tipi di giochi sono così tanto amati.
Videogiochi open world: perché sono amati
I videogiochi open world, come già accennato, lasciano i giocatori liberi di girare per diverse zone della mappa. Un giocatore finirà di esplorare il mondo solo dopo aver completato diversi obiettivi, missioni e aver sconfitto differenti nemici. Ciò che attira tantissimo non è solo tutto ciò, ma anche il modo in cui i vari mondi sono mostrati: le caratteristiche grafiche, le creature, i paesaggi, ogni singolo dettaglio di questi aspetti attira l’attenzione dei giocatori. Si sommano a questi, poi, anche altri elementi da poter indicare e che spiegano come mai questi videogiochi sono così tanto amati.
Non solo la grafica
Senza dubbio l’aspetto grafico è importante, ma lo è per qualsiasi videogioco. Oltre a questo, però, gli open world sono molto amati anche perché tanti gamer si divertono a “terminare la mappa” cioè a esplorare l’intero mondo di gioco in un certo tot di tempo o comunque nel minor tempo possibile. Non per tutti è così, ma molti adorano questo tipo di sfida. Spesso, poi, ciò che attira tanto degli open world è anche l’aspetto narrativo: la storia che si cela dietro e che viene narrata a mano a mano che si procede con le varie tappe.