Wukong è uscito ad agosto 2024 e già il giorno dell’uscita ha ottenuto milioni di copie vendute. Come mai piace così tanto? Che cosa ha attirato così tanti giocatori? A distanza di circa due mesi dalla data in cui è uscito, il videogioco resta ancora amatissimo.
Wukong: come mai è amatissimo
Wukong continua a far parlare di sé. Disponibile per PC, ma anche su PS5, è stato senza dubbio attesissimo e, una volta uscito, non ha deluso le aspettative degli utenti. I giocatori si sono ritrovati in un mondo particolarissimo e leggendario, a combattere con diverse creature. Proprio queste colpiscono l’attenzione, dato che sono state create in differenti forme e svariate dimensioni. Gli aspetti caratteristici che stupiscono, però, non si esauriscono con quelli riguardanti le creature. Un altro, ad esempio, riguarda i dettagli. In molti hanno apprezzato quelli grafici riguardanti le superfici d’acqua, ma anche la grafica in generale e questo non è ancora tutto.
Le altre ragioni da poter indicare
Secondo molti, si tratta di un videogioco in cui nulla è dato per scontato e infatti questo sarebbe uno dei punti di forza, ma non l’unico. Un altro, per esempio, è il fatto che numerose zone sono parecchio estese e tale aspetto è molto apprezzato dai giocatori. Si somma a questo anche il fatto dei dettagli che vengono mostrati per quanto riguarda gli ambienti.
Ulteriore caratteristica che piace riguarda il fatto che il videogioco si ricollega alla leggenda di Wukong, ovvero una sorta di “Re delle Scimmie”. Anche questo, infatti, ha colpito moltissimo numerosi utenti. In tanti, poi, hanno riscontrato anche un altro aspetto che li ha colpiti: non ci sono obiettivi che si possono raggiungere facilmente. Determinati pezzi, in particolare, non sono per nulla semplici e proprio questo genera una sorta di sfida che a molti giocatori piace. Tra l’altro non è un videogioco che si finisce in fretta, secondo molti. Sebbene non sia lunghissimo, va detto che in tanti hanno riscontrato il fatto che, oltre a essere avvincente, non si potrà definire “corto”.